BONUS INFISSI 2022:
TUTTE LE MISURE PER AVERE NUOVI SERRAMENTI
Fonte: Immobiliare.it
di Ludovica Russotti
Se stai pensando di sostituire i vecchi infissi della tua abitazione, ma hai paura di dover sostenere spese troppo elevate, i Bonus casa previsti dalla nuova Legge di Bilancio possono rappresentare una soluzione per alleggerire il conto e, nello stesso tempo, migliorare le performance energetiche della casa, mettendo al bando spifferi e una dannosa dispersione termica.
Quando si tratta di interfacciarsi con direttive governative, destreggiarsi tra termini tecnici e pagine piene di numeri, percentuali e requisiti, non sempre è facile e il rischio di perdere qualche informazione fondamentale può nascondersi dietro l’angolo.
Cerchiamo, allora, di fare chiarezza, una volta per tutte, su come portare in detrazione, parziale o totale, le spese sostenute per l’acquisto e la messa in opera di nuovi serramenti.
Ecobonus e Bonus infissi, fino al 50% in detrazione
Secondo le disposizioni entrate in vigore con la Legge di bilancio del 2020 e confermate da quella del 2022, sarà possibile accedere alla detrazione prevista dall’Ecobonus solo se la sostituzione degli infissi apporterà un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile in termini di efficienza termica.
Per questo motivo, sono inclusi nella lista degli elementi la cui sostituzione dà diritto all’erogazione del Bonus, non solo finestre, porte finestre o porte di ingresso, ma anche persiane, avvolgibili, tapparelle e tende da sole (solo se orientate a nord).
Si parla di sostituzione, poiché uno dei requisiti fondamentali per richiedere l’Ecobonus con aliquota al 50% (recuperata in 10 rate annuali di pari importo) è che gli interventi comprendano, appunto, solo la sostituzione o la modifica di serramenti già esistenti, e non nuove installazioni.
Le altre due condizioni per beneficiare della detrazione, prevedono che le parti rimpiazzate delimitino un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati e che garantiscano un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per le fasce climatiche delle differenti zone (il costo massimo detraibile dei serramenti al m2 varia da 550 euro nelle zone A, B e C a 750 euro dalla D alla F).
Le opere per cui è possibile richiedere il rimborso, fino a un massimo di 60.000 euro per unità immobiliare, sono da considerarsi comprensive di interventi di muratura e prestazioni professionali e il pagamento deve essere tracciabile e documentabile (come, per esempio, nel caso di di un bonifico bancario).
Entro 90 giorni dalla fine degli interventi di restauro si dovrà trasmettere la “scheda descrittiva dell’intervento” all’ENEA, tramite il sito detrazionifiscali.enea.it.
Bonus ristrutturazione e Superbonus 110%
Per ottenere la restituzione dell’importo speso per la sostituzione degli infissi è possibile percorrere altre due strade.
Si può optare per il Bonus ristrutturazione, che prevede un’aliquota del 50% e la possibilità di portare in detrazione fino a 48.000 euro delle spese sostenute. L’abbuono sarà concesso nel rispetto dei requisiti previsti dall’apposito allegato del Decreto, tra cui la necessità di registrare i lavori all’interno di interventi più grandi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.
Con il Superbonus 110%, invece, la manutenzione o il rimpiazzo dei serramenti sarà a costo zero, a patto che venga registrato come intervento trainato. Se, per esempio, l’appartamento in cui si vogliono modificare o cambiare gli infissi si trova all’interno di un edificio che sta usufruendo del bonus per il rifacimento di facciate o porzioni condominiali (con lo scopo di diminuire l’impatto energetico e ambientale), il padrone di casa potrà “agganciarsi” a questi lavori, ottenere l’accesso alla detrazione e godere della restituzione della somma versata.
Le scandenze
Infine, mentre Ecobonus e Bonus ristrutturazione si potranno richiedere entro il 31 dicembre 2024, per i soggetti privati la scadenza del Superbonus 110% è fissata per il 31 dicembre 2025 con sistema a scalare (110% per spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, 70% per quelle effettuate entro la fine del 2024 e 65% dal 1° gennaio 2024).